Trick or treat?
Trick or treat?
Cos’hanno in comune Halloween e la Festa di Ognissanti

Dolcetto o scherzetto? Difficile non restare “contagiati” dall’entusiasmo che si respira la notte di Halloween. Non c’è Paese che non sia rimasto affascinato da quest’antica celebrazione celtica e dai suoi rituali.

Anche in Italia Halloween è ormai un appuntamento imperdibile. Le origini di questa festa riportano ad un tempo anteriore alla nascita di Cristo. Per i Celti, indoeuropei che popolavano le isole britanniche, l’anno nuovo non iniziava il 1° gennaio, ma il 1° novembre, con la fine dell’estate e l’avvio della stagione fredda. Periodo di passaggio vissuto dai contadini in maniera peculiare: con il raccolto al sicuro, gli agricoltori si barricavano in casa, per difendersi dal freddo e attraversavano le giornate attorno al focolare, a raccontarsi storie e leggende e a costruire strumenti che sarebbero in seguito tornati utili per il lavoro nei campi. 

Il 31 ottobre, vigilia della festa di Ognissanti, organizzavano il Samhain, per loro la festa più importante dell’anno. Celebravano il signore delle tenebre e, con lui, tutte le anime non accolte all’Inferno, né in Paradiso, costrette quindi a vagare per l’eternità. Si narra che una di loro, Jack, avesse disatteso un patto col diavolo e, per questo, fosse stato punito a vagare nell’oscurità. Gli fu offerto però un tizzone, per illuminare le tenebre; torcia che sarebbe finita in una zucca. 

Da questo episodio avrebbe origine l’usanza di intagliare zucche, e impiegare questi ortaggi per ornare case e strade, la notte di Halloween

Quest’ultima è una parola di origine irlandese, la cui forma arcaica sarebbe Hallow E’en, che a sua volta deriva da All Hallow’s Eve (in inglese: giorno dedicato a tutti i santi). Samhain sta invece per Summer’s end: la fine dell’estate. Periodo dell’anno in cui i contadini cercavano di assicurarsi le grazie degli dei, offrendo loro omaggi per il raccolto e invocando la loro benevolenza per l’anno che stava per cominciare. Il Samhain, oggi Halloween, serviva quindi per esorcizzare la paura della morte e delle calamità naturali, alla maniera dei vivi: allegramente.

Il famoso Trick or Treat, “dolcetto o scherzetto” nasce proprio dall’usanza dell’epoca di lasciare, durante la notte del 31, del latte o comunque qualcosa da mangiare davanti alla porta di casa, per tenere buoni gli spiriti, per evitare qualche brutto scherzo da parte loro. 

Secoli più tardi, il Cristianesimo cerco di cancellare i riti pagani delle popolazioni celtiche. A tale scopo, nell’835, Papa Gregorio Magno istituì la Festa di Ognissanti, spostandola dal 13 maggio al 1° novembre. Ma Samhain sopravvisse, con i suoi riti e le sue credenze, e così i Cattolici decisero di istituire una nuova festa, quella del 2 novembre, dedicata ai defunti. Come a dire che i Santi possono influenzare le faccende terrene, per conto delle persone scomparse. 

In breve, questi sono i punti di contatto tra le celebrazioni cattoliche e quelle anglosassoni, di origine pagana. Di Halloween piacciono molto i mascheramenti e i dolci tipici, come le soul cakes. Il MONUN RESTAURANT ha preparato, per la festa di Ognissanti, un pranzo che combina, nei sapori, la tradizione con l’innovazione, secondo la filosofia del MONUN. Un pranzo da non perdere, con cestino di benvenuto, antipasto, primo, secondo e dessert. Per i dettagli sul menu, vi rimandiamo alla pagina http://monun.it/offers/pranzo-di-ognissanti. Buona festa di tutti i Santi e buon Halloween a chi festeggia anche il 31 ottobre!